venerdì 30 maggio 2008

La mia concezione di malattia

Apprendimento di Strategie di Sopravvivenza

La malattia mentale nelle sue varie forme può essere vista come la distorsione dello sforzo che l’individuo compie per attuare le proprie potenzialità. Nel corso della nostra storia, in primis nell’infanzia, abbiamo elaborato una serie di strategie per sopravvivere nel mondo e ottenere la soddisfazione dei nostri bisogni più importanti. Quando queste strategie, invece di essere costantemente aggiornate e adeguate alle situazioni nuove e alle nostre crescenti capacità di adulti, vengono applicate in modo rigido e anacronistico ecco che la naturale tendenza all'autorealizzazione si inceppa.

Immagine di sé

Se non vi è corrispondenza tra gli attributi che il soggetto crede di possedere e quelli che effettivamente possiede, egli non si sviluppa in modo unitario, autonomo e soddisfacente (questo può verificarsi ad esempio nel caso in cui siano sorti problemi nel corso dello sviluppo della personalità, durante l'infanzia, momento in cui il bambino ha bisogno di essere considerato positivamente e accettato senza condizioni). La persona perde il contatto con sé, con i propri stati d'animo e con le proprie risorse, con le proprie esperienze attuali, vive un conflitto interiore per cui si blocca nella libertà di crescere positivamente o di effettuare scelte in maniera ottimale. Quando la persona si preoccupa eccessivamente delle valutazioni, delle esigenze e delle preferenze altrui, la sua esistenza non è più guidata dalla tendenza innata all'autorealizzazione.

Integrità Psico-Somatica

Non ha senso parlare di cure organiche contrapposte a quelle psichiche. Le malattie non sono né solo fisiche né solo psichiche. Tutte possono essere studiate e affrontate sia da un punto di vista biologico che da un punto di vista psicologico, con risultati diversi, che possono rivelarsi più o meno utili a seconda delle circostanze. Compito del terapeuta, medico o psicologo che sia, è quello di valutare la situazione dalle diverse prospettive, privilegiando l’una o l’altra a seconda dei diversi momenti e bisogni del paziente, integrandole invece quando è necessario. Nessun punto di vista comprende tutti i punti di vista, nessuno è superiore all’ altro. A volte può essere che un intervento, in quel dato momento, sia più indicato ed urgente dell’altro. Per affrontare i problemi umani è necessario l’apporto di varie discipline e lo sviluppo di trattamenti integrati che considerino non solo gli aspetti di natura biologica, ma anche quelli psicologici, relazionali, sociali, ambientali.