lunedì 15 settembre 2008

Basi fisiologiche e psicologiche dell'ansia


E’ assolutamente certo che l’essere umano erediti geneticamente gli strumenti che permettono al cervello, durante la vita fetale, di sviluppare in modo perfetto i sistemi di difesa che costituiscono la base biologica dell’ansia.

Il sistema è molto complesso e prevede una reazione che è contemporaneamente e psicologica. Recentemente le neuroscienze hanno permesso di “vedere dentro” il cervello e sono stati identificate, anche se ancora in modo impreciso, aree cerebrali, circuiti nervosi e biochimici che sovrintendono a questa delicata funzione

Quando i sensi colgono un pericolo (un rumore improvviso, un’immagine paurosa, una sensazione sgradevole), le informazione prendono 2 vie attraverso il cervello:
a. la scorciatoia: il cervello attiva immediatamente il “dispositivo di emergenza, l’amigdala, la quale a sua volta allerta tutte le strutture cerebrali. Il risultato è la classica reazione di paura (sudorazione delle mani, tachicardia, aumento della pressione sanguigna, scarica di adrenalina). Tutto questo accade prima che la mente si renda conto di ciò che ha sentito.
b. la strada principale: Solo dopo che la reazione di paura è stata attivata, la mente cosciente entra in funzione. Le informazioni passano per il talamo e la corteccia, dove vengono elaborate e viene “decisa” e comandata la reazione del corpo.


Naturalmente questi sistemi di difesa non predispongono allo sviluppo dell’ansia patologica, ma esclusivamente alla salvaguardia dell’individuo dagli attacchi del mondo esterno che potrebbero mettere a repentaglio la nostra vita.

Nell’ansia patologica, specie per quanto riguarda il disturbo da attacchi di panico come anche il disturbo ossessivo compulsivo, non si esclude che si possa ereditare la cosiddetta “propensione al disturbo”, vale a dire imperfezioni nel corretto funzionamento di alcuni sistemi biologici (specie della serotonina).

Ma ciò non significa che si eredita il disturbo: il cervello è un sistema plastico fortemente adattabile, e si possono creare nel corso della vita situazioni educative, ambientali sociali o culturali che attivano, in chi è predisposto, i sintomi dei disturbi d’ansia.

Lo strutturarsi di un certo tipo di personalità (modo persistente di vedere sé stesso, gli altri, il mondo, modo di essere, pensare e agire) può quindi ritenersi un fattore strettamente legato alla modalità di reazione ansiosa di tipo abnorme.

Non esiste una causa unica per l’ansia. Ci può essere una predisposizione genetica familiare ad essere ansiosi, può essere influenzata dall’educazione ricevuta, dallo stress causato da un importante cambiamento nella propria vita (la perdita del lavoro, un trasferimento, un lutto, un incidente, la nascita di un figlio), dalla bassa autostima. Questi fattori interagiscono tra di loro in maniera e in misura diversa da persona a persona.
I fattori biologici e i fattori ambientali/ psicologici sono strettamente legati ed interdipendenti.


- Base biologica (sistemi fisiologici di base)
- Predisposizione biologica (alcuni parlano di imperfezioni nei sistemi biologici)
- Predisposizione psicologica (strutturazione della personalità: modi di pensare, sentire, agire)
- Situazione ambientale (eventi di vita)